Abruzzo, il Cuore verde d’Europa, regione unica per le sue peculiarità paesaggistiche e culturali ha registrato negli ultimi 50 anni un altro drammatico primato, un’incapacità di valorizzazione del territorio più unica che rara. Se poi parlassimo della Provincia di Teramo la situazione è anche più catastrofica di tutto il resto della regione.
mercoledì 16 gennaio 2019
FORME DI TURISMO ALTERNATIVO
Abruzzo, il Cuore verde d’Europa, regione unica per le sue peculiarità paesaggistiche e culturali ha registrato negli ultimi 50 anni un altro drammatico primato, un’incapacità di valorizzazione del territorio più unica che rara. Se poi parlassimo della Provincia di Teramo la situazione è anche più catastrofica di tutto il resto della regione.
venerdì 19 luglio 2013
IL RIFUGIO DELLE GUIDE E' DEFINITIVAMENTE CHIUSO!
- Rifugio di Cima Alta e relativo capannone
- Camping Yarkun
- Stazione di Monte della vecchia seggiovia Madonnina
- Rifugio delle Guide
domenica 1 aprile 2012
SALVIAMO MACCHIA???
Mi sento nel dovere di rispondere ad una serie di ingiustificate e offensive prese di posizione nei confronti della vicenda “Macchia” che mi vedono protagonista.
Vi invito a diffondere questa mia risposta per correttezza ed equità d’informazione, poiché credo che si stia volutamente deviando l'opinione pubblica sul problema.
Voi avete risposto all'invito di salvare Macchia dal trasferimento ad un canile senza conoscere come stanno realmente i fatti e qualcuno mi sta dipingendo come un volgare nemico dei cani.
Macchia è un cane buonissimo ma molti sanno anche che con determinate persone è un cane aggressivo. Ci sono state molteplici occasioni in cui, per puro senso di difesa del territorio, Macchia ha reagito d’istinto mostrando i denti e volte usandoli su cani e rispettivi padroni.
Io possiedo da sempre cani, da sempre li porto in montagna con me e per indole e razza non sono mai stati di nessun pericolo per gli altri. E’ successo numerosissime volte che al mio arrivo a Prati di Tivo i cani randagi del piazzale dessero un “caloroso benvenuto” a Split (schnauzer nano di 3 kg) e a Pipò (incrocio tra Spinone e border collie di 25 kg incapace di far male anche ad una mosca).
Split è stato fatto a pezzi da un branco di cani randagi che stazionano nella piazza del mio paese e che si è salvato per puro miracolo grazie al mio intervento e a quello del veterinario che lo ha ricucito come un calzino. L'estate scorsa è stato nuovamente aggredito dai cani del piazzale Amorocchi, anche questa volta si è salvato per puro miracolo.
Pipò è stato aggredito da Macchia più volte sin da quando era un cucciolo. Non lo potrà fare più perchè un mese fa è morto avvelenato dopo una dolorosissima agonia.
Tutte le volte che i miei cani sono stati aggrediti ho reagito d’istinto e in maniera sicuramente discutibile, per dividerli il più velocemente possibile. Macchia ha preso calci e racchettate da me e ora per paura reagisce con forza. L’ultima occasione in presenza di numerosi testimoni (Luca Mazzoleni, Massimo Di Giacomo e sua moglie, Linda Costi, Fabio Iannetti), si è verificata la settimana scorsa, senza che io facessi nulla e senza la presenza del mio cane mi sono sentito attaccare.
Fortunatamente è riuscito a mordere e strapparmi solamente la tuta da sci.
Si dice che il proprio cane debba essere tenuto al guinzaglio, giusto! Saprete anche che in caso di una zuffa tra cani quello legato sarà sicuramente il più vulnerabile e solitamente anche il padrone rimedia qualche morso!
Sapete bene che da 45 anni ad oggi non ho mai portato avanti una battaglia per tornaconto personale e questa di certo non è finalizzata al risarcimento di un paio di pantaloni strappati! Di certo non mi nascondo dietro alla preservazione di “interessi personali” per dire come stanno i fatti. Mi ritengo profondamente offeso dalla proposta che mi è stata fatta di raccogliere i soldi per ricomprare i pantaloni a costo di revoca della denuncia di aggressione.
Piuttosto vorrei farvi riflettere sulle conseguenze di un’aggressione che potrebbe subire un bimbo, un anziano o una signora che porta a spasso il suo cagnetto attorno al piazzale. Vogliamo arrivare a questo per prendere un provvedimento?
Pochi di voi ricorderanno Donald, il San Bernardo del Miramonti, la mascotte di Prati di Tivo che giocava tranquillamente con i bambini della località. Nonostante fosse anziano, pacioso e innocuo si sono verificate più volte situazioni pericolose ma sottovalutate, la collettività non volle schierarsi e alla fine Donald buttò a terra una cliente dell’Hotel e ridusse in uno straccio il suo barboncino.
Mi rivolgo alla persona o alle persone che hanno fatto questo distorto comunicato sul povero Macchia che un “cattivo e feroce” Pasquale Iannetti vuole fare allontanare dal piazzale e relegarlo in un canile. A queste persone suggerisco di assumere realmente le loro responsabilità morali e adottare questo sfortunato cane piuttosto che difendere e giustificare la presenza di cani randagi, potenzialmente pericolosi e potenziali portatori di malattie che vivono di stenti e muoiono di fame nei periodi di scarso afflusso turistico.
Voglio prendere contatti con la delegazione teramana della LAV affinchè venga aperta una raccolta di fondi a sostegno di tutte le necessità dei “cani territorio” di Prati di Tivo. I fondi saranno impiegati per alimentare, curare e vaccinare i cani. Siete invitati a dimostrare il vostro reale desiderio di partecipazione.
Inoltre mi sto adoperando presso tute le Associazioni di Animalisti d’Italia affinché venga firmata una petizione per fermare la mano di cacciatori e cercatori di tartufi che mettono nei prati e nei boschi le polpette avvelenate. Bisogna che sia varata una legge che autorizzi i Comuni a fare un’Ordinanza di Divieto di caccia e di raccolta tartufi, su tutto il territorio e ogni qual volta si verifichi un avvelenamento di cani, gatti, volpi ed altri animali.
Accetto critiche di ogni genere e sono disponibile ad affrontare di persona un confronto ma non accetto di essere trattato alla pari di un insensibile macellaio! Infine, invito i membri del gruppo “Salviamo Macchia” su Facebook di moderare i toni rimanendo all’interno di civili prese di posizione.
Un caro saluto.
Pasquale Iannetti
Guida Alpina
+39.333.367557
pasquale.iannetti@gmail.com
lunedì 14 marzo 2011
Invito a vedere l'album Monte Aquila di Eugenio Iannetti su Picasa Web Album
Sei stato invitato a visualizzare l'album di foto di Eugenio Iannetti: Monte Aquila
Messaggio da Eugenio Iannetti: Ciao e. Se riscontri delle difficoltà nella visualizzazione di questa email, copia e incolla quanto segue nel tuo browser: https://picasaweb.google.com/lh/sredir?uname=eugenio.iannetti&target=ALBUM&id=5583889097766404049&authkey=Gv1sRgCOq3qpveuPXTeQ&invite=CKrF22Q&feat=email Per condividere le tue foto o ricevere notifiche ogni volta che i tuoi amici condividono le proprie immagini, crea il tuo account Picasa Web Album gratuito. |
lunedì 24 agosto 2009
LO SFACELO DEL RIFUGIO DELLE GUIDE E DEI PRATI DI TIVO
Questa è la risposta ad una e-mail di una cliente insoddisfatta del Rifugio delle Guide!!!
Mio padre nel 1975, con alcuni soci, decise di partire con l'avventura del rifugio delle guide che, quando venne chiesto in affitto al comune di Pietracamela, non era altro che un mucchio di sassi.
Il lavoro di bonifica dell'edificio risultò immane e i soci di mio padre, visto l'andazzo, decisero ben presto di "darsela" per la troppa fatica e per le poche aspettative di riuscita di quell'avventura.
Ovviamente la testardaggine di papà gli diede atto e quello sarebbe stato un successo e le cose iniziarono a ad andare molto bene. Il Rifugio era diventato il centro nodale per gli alpinisti del Gran Sasso e avevano come riferimento Pasquale Iannetti come gestore del Franchetti e del Rifugio delle Guide.
Devi sapere anche questa cosa affinchè il quadro ti risulti completo! Pietracamela è abitata da persone alquanto sgradevoli, i famosi "Pretaroli".
I Pretaroli, da quando il turismo ha messo piede sul Gran Sasso teramano, hanno sempre messo i bastoni fra le ruote a chi vedeva un pò più lontano del proprio naso.
Ti basti pensare che a Prati di Tivo oltre ai Montauti, i Parogna, gli Amorocchi e i Trentini (le 4 famiglie più "moderne") nessun'altra famiglia è riuscita a sfruttare quelle infinite risorse che una montagna stupenda come il Gran Sasso offre. Solo 5 o 6 impavidi hanno provato a campare con la montagna, tutti gli altri non sono saliti più di una volta sulla vetta di Corno Grande (approssimazione per eccesso).
Questo serve da premessa per dirti che i cari Pretaroli hanno sempre voluto il contrario di quello che era giusto, necessario e utile per la loro terra.
Quando però hanno iniziato a vedere che i romagnoli e i teramani come mio padre hanno iniziato a fare un sacco di "schei" sulle loro montagne non hanno saputo fare altro che distruggere, distruggere e distruggere…
Ti sei mai chiesta perchè a Prati di Tivo non c'è più un camping? Perchè il Comune di Pietracamela negli anni 90 per storie strane decise di far chiudere il campeggio e decise anche di mandare per strada tre famiglie.
Sai cosa dicevano nei bar di Pietracamela quando chiusero il camping? "...adesso che il campeggio è stato liberato dai forestieri vedrete come cambieranno le cose, vedrete quando ce lo riprendiamo noi...".
Per la cronaca il Camping Yarkum è chiuso, abbandonato e fatiscente dal 1990 e sai che cosa ha generato questo? A Prati di Tivo iniziò a scendere il numero degli afflussi del 60 percento circa e sai perchè? Perchè tutti quelli che venivano in tenda, con le roulotte e i camper facevano girare tanti soldi ai Prati, dopo fu soltanto noia!
Ma arriviamo a noi! Mio padre dal 1966, quando ha iniziato a lavorare al Gran Sasso ha sempre dato importanza alla promozione turistica, al miglioramento dei servizi, alle battaglie contro gli inattivismi del comune e ha sempre ricevuto solo tanti schiaffi.
Nel 1992 la simpatica giunta comunale decise di emettere ordinanza di chiusura immediata e coattiva nei confronti del Rifugio delle Guide, motivazione: l'esercizio commerciale svolge attività di ristorazione sprovvisto di una regolare llicenza commerciale.
Arrivarono i Carabinieri armati che ci cacciarono con la forza e senza darci nemmeno il tempo di raccogliere i panni e gli effetti personali, misero i sigilli a tutti gli ingressi e ci mandarono per strada.
Dopo 7 anni il tribunale giudicò illegittima l'ordinanza di chiusura. Motivazione: il Rifugio delle Guide, poichè riconosciuto come RIFUGIO ALPINO non è da ritenersi una tradizionale attività commerciale pertanto non necessita di una licenza commerciale!
Lo sai cosa è significato per mio padre e per la sua famiglia? Andare per stracci, tanti debiti da pagare, due disoccupati in più e tante altre tristi ripercussioni che non sto qui a raccontarti.
Nel 2000 io e mio padre abbiamo deciso di riaprire il rifugio, 5 anni fermo con i sigilli, nei frigoriferi c'erano i topi, la muffa ovunque, tubature sfondate, tristezza e desolazione. Abbiamo lavorato tanto e se il comune avesse voluto trovare un accordo non saremmo arrivati fin qui!
Da pochi mesi abbiamo avuto l'ulteriore triste notizia che la causa di risarcimento danni l'abbiamo persa.
Ti pare che questa sia giustizia?
A questo punto ti chiederai perchè andiamo ancora avanti, perchè facciamo dormire la gente in quel "tugurio". Sai che ti rispondo? Non lo so!
Ed infine sai qual'è l'unico nostro grande rammarico. Dopo aver buttato una vita per fare del Gran Sasso un posto migliore, dopo 40 anni di sofferenze da parte di mio padre e 30 di mia madre oggi da Prati di Tivo non riceviamo solo che un altro bel calcio nel culo!!!!
Quindi ti ringrazio per aver letto questa mia interminabile lagna ma spero proprio che quest'inverno una bella nevicata se lo porti via così finalmente questo brutto incubo finisce ed io potrò tornare a fare una camminata sul Gran Sasso senza ricordare nulla di tutto questo.
Grazie
Eugenio